Come ha fatto Zara ad ottenere un vantaggio competitivo grazie ad un ottimo utilizzo della propria supply chain e di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale
Cos’è la supply chain? Di cosa si occupa?
Con il termine supply chain, o anche detta catena di approvvigionamento, si intende il processo che permette al fornitore di un bene o di un servizio di trasferirlo al cliente.
Si tratta quindi di un processo complesso, il quale vede coinvolte svariate figure professionali le quali devono coordinarsi per gestire i processi dell’impresa fornitrice.
Ma in cosa consiste, e quali sono i processi che rendono possibile la catena di approvvigionamento?
Le fasi della supply chain
All’interno di questo difficile processo possiamo andare ad individuare essenzialmente tre passaggi fondamentali:
- Approvvigionamento: con esso ci riferiamo al come, dove e quando
richiedere le materie prime. Sicuramente meglio viene gestito e più riusciamo a ottimizzare i costi e soprattutto a realizzare la produzione dei beni richiesti nei tempi più brevi. - Produzione: essa comprende la trasformazione delle materie prime che abbiamo ottenuto tramite l’approvvigionamento, in un prodotto finito richiesto dal mercato o da uno specifico cliente.
- Distribuzione: qualsiasi metodologia di trasferimento di un bene utilizzata per far ottenere al cliente il prodotto. Facciamo un esempio nel mondo del food:
- spedizionieri: chi non ha mai utilizzato GLS, DHL, etc…?
- distributori: sei mai stato in un supermercato (esselunga, conad, coop)?
- retailer: e nella bottega sotto casa ci sei mai stato? sono sicuro che un panino ad un alimentare una volta nella tua vita te lo sei fatto!
- piattaforme digitali: hai mai ordinato da un supermercato online? Nel periodo di corona virus le vendite online sono aumentate del 60%.
Se ti interessa sapere sapere qual’è la differenza tra la supply chain e la logistica, scrivimi un messaggio che ne parliamo e ti spiego la differenza. Basta cliccare qui
Come l’intelligenza artificiale può rendere vincente la supply chain? Il caso Zara

Scommetto che anche a te è capitato più di una volta di recarti in un negozio di abbigliamento, trovare il prodotto perfetto per te … e poi la commessa ti dice “abbiamo finito la taglia, non so se me la riforniscono”!
Quanto ti fa arrabbiare? Personalmente molto, perchè ho perso del mio tempo e una volta trovato il prodotto giusto per me non posso acquistarlo a causa di una loro mancanza.
Zara è uno dei più profittevoli brand del gruppo Inditex, specializzato nel campo della moda con marchi molto conosciuti al di fuori di zara, come Massimo Dutti, Pull and Bear, Bershka, etc… .
La strategia di Inditex è quella di avere punti vendita monomarca e ciascuno dei quali concentrato su un determinato segmento di mercato.
Perchè la sua supply chain di Zara è vincente?
La strategia di Zara si basa sul fornire prodotti alla moda a prezzi accessibili a tutti ma soprattutto distribuiti in maniera efficiente.
Avete mai fatto caso ogni quanto cambia il negozio di Zara?
Secondo le notizie dal reparto marketing dell’azienda il loro business punta al rinnovamento continuo della propria offerta, facendolo fino a due volte alla settimana!
Questa strategia ha preso il nome di Fast Fashion ossia offrire prodotti alla moda per un tempo estremamente basso (non troverete mai lo stesso pantalone per un anno!).
Così facendo Zara cerca di utilizzare il principio di scarsità fulcro ormai nel mondo del marketing:
Se non lo acquisti adesso, magari domani non lo trovi più
Ho creato così un prodotto unico, ad un basso prezzo, che le persone vogliono acquistare, geniale no?
Si, lo è. Ma è cosi semplice? Perchè non lo fanno tutti?
Vincere il vantaggio competitivo grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella supply chain
La catena di produzione di Zara è estremamente flessibile e incentrata su una forte integrazione a monte e a valle. Tiene molto quindi al rapporto di fidelizzazione con i suoi fornitori e soprattutto con coloro che si occupano della produzione dei beni.
Come è organizzata Zara
Zara ad inizio stagione spedisce ai propri punti vendita una minima parte della collezione che solitamente rappresenta il 20% della collezione completa.
Il restante 80% viene prodotto e consegnato basandosi su un’analisi dati svolta da un’intelligenza artificiale, la quale tiene in considerazioni miliardi di dati con tantissime caratteristiche (tempo, luogo, ripetibilità, numero di acquisti, e qualsiasi informazione che possa essere rilevante ai fini statistici).
Perchè questo?
Immaginatevi di produrre 10 tipologie di pantaloni e vedere che dopo un mese la tipologia 3 e 5 ha venduto il doppio degli altri pantaloni.
Zara cosa farà produrre secondo voi? Cosa farà studiare ai loro stilisti?
Sicuramente un qualcosa che si avvicina a quella tipologia di prodotto, perchè già sa che funzionerà! é come se potesse sapere in anticipo quale prodotto andrà per la maggiore.
É giocare sleale no? Perchè non lo fanno tutti?
Come fa Zara ad ottenere una strategia vincente
Zara è riuscita a mantenere la propria posizione di leader del mercato, grazie a forti investimenti nella digitalizzazione ed innovazione tecnologica che hanno portato ad ottenere un modello inimitabile della propria supply chain (non esiste più l’imprenditore o il manager che decide di testa propria secondo proprie intuizioni, nel 2020 abbiamo i dati!).
Quello che ha portato Zara e la sua ottima gestione della catena di approvvigionamento a vincere sui rivali è stato:
- Risposta veloce alla domanda: Zara segue un modello pull nel gestire le suo scorte e la sua supply chian. Crea circa 1000 progetti di design ogni mese basandosi sui risultati erogati dagli algoritmi di intelligenza artificiale.
Inoltre vengono affiancati studi, sui trend del momento e su ciò che i competitor stanno offrendo. In questo modo cercano di anticipare la domanda. - Piccoli lotti di produzione: Zara produce piccole quantità per ogni prodotto. Questo oltre a permettere all’azienda di approvvigionare i propri punti vendita ogni due settimane, assicura la possibilità di monitorare quale prodotto e quale design abbia più successo e quale meno.
Questo porta ad avere anche un altro grande beneficio: limitare le scorte a magazzino e di conseguenza merce che rimane immobilizzata e non venduta. - Centro di distribuzione centralizzato: Zara possiede la sede logistica in Spagna, la quale funge da deposito temporaneo, dove i capi prodotti nelle varie fabbriche Zara, vengono spediti al magazzino centrale il quale provvederà a smistarli e inviarli ai vari punti vendita in giro per il mondo.
- Sistema IT avanzato: Zara ha un sistema IT molto forte e tecnologico che permette l’integrazione, la comunicazione e uno scambio di informazioni continuo sia interno che esterno tra tutti gli attori facenti parte la supply chain. Questo è fondamentale per ottenere tutti i dati necessari all’intelligenza artificiale e soprattutto per avere un coordinamento efficiente.
Ricapitolando
Zara è riuscita a vincere e quindi ad affermarsi rispetto ai loro competitor proprio grazie ad una forte innovazione tecnologica la quale ha permesso a Zara di applicare strumenti che i suoi rivali non erano in grado di utilizzare.
Gli strumenti che hanno permesso di fare la differenza sono stati:
- Supply chain e Intelligenza Artificiale
- Digitalizzazione
- Manager con grossa visione sulle tecnologie innovative
Tu che ne pensi? Lo vedresti applicabile nella tua azienda/progetto?
Mi piacerebbe proprio sapere la tua opinione su questa applicazione. Non riguardarti a farmi sapere la tua opinione con un commento! Non c’è mai una risposta sbagliata! 💪🏻
Se ti interessa rimanere aggiornato, iscriviti alla newsletter per non perderti l’articolo che pubblico ogni settimana.
Se ti è piaciuto condividilo pure con i tuoi collegamenti.